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Magna Graecia Roma Aeterna

GLI AMORI DI ZEUS

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Le amanti mortali di Zeus, non meno delle sue mogli immortali, sono state fonte di ispirazione per poeti, pittori e scultori, per molti secoli. Per intrattenere tutte queste sue relazioni clandestine, il re degli dèi faceva spesso ricorso a travestimenti, se non vere e proprie metamorfosi e raggiri di ogni tipo. Questi sotterfugi erano necessari per diversi motivi: in primo luogo voleva sfuggire alla gelosia di sua moglie, Era o Hera; poi, in qualità di signore dell'Olimpo, doveva mantenere la massima discrezione, poiché il suo rango, divino oltre che regale, non gli permetteva di esporre la sua persona troppo direttamente; in ultimo, gli dèi non potevano rivelarsi palesemente nel loro divino aspetto ai mortali, poiché questi ultimi non potevano reggere la vista di tanto splendore e potevano rimanerne folgorati nel senso letterale del termine. Le più note amanti mortali di Zeus sono: Antiope, Leda, Europa, Callisto, Alcmene, Semele, Io e Danae... https://www.greciaroma.com/amori-ze

VERTUMNO

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Vertumnus era il dio dei prodotti dell'orto e dei campi. Egli personifica il cambiamento delle stagioni e quel processo di trasformazione della natura per mezzo del quale dai rami si sviluppano i boccioli e quindi i fiori e i frutti. Il cambiamento delle stagioni è simboleggiato in un mito che rappresenta Vertumno mentre si trasforma in una varietà di forme diverse per guadagnarsi l'amore di Pomona, che invece era così appagata dalla sua libera condizione da rifiutare ogni proposta matrimonio. Le appare per la prima volta come un aratore, caratterizzando la primavera; poi come mietitore, per rappresentare l'estate; poi come vignaiolo, per indicare l'autunno; e infine come una vecchia dai capelli grigi, simbolo delle nevi dell'inverno; ma fu solo quando assunse la sua vera forma, quella della bella giovinezza, che riuscì nel suo intento. Vertumno è generalmente rappresentato coronato di covoni di grano mentre porta in mano una cornucopia. https://www.greciaroma.com/v

I MISTERI SULLA LA MORTE DI CESARE: UN COMPLOTTO PIÙ COMPLESSO DI QUANTO SI PENSI

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Nuove ricerche mettono in luce il possibile ruolo di Decimo Bruto Albino, uomo di fiducia di Cesare e suo luogotenente, dunque uno dei più grandi suoi alleati nell'assassinio del dittatore. L'articolo esplora le motivazioni degli assassini, le dinamiche del complotto e le sue conseguenze sulla storia romana. Un enigma storico affascinante che continua ad essere oggetto di studio e dibattito...  https://www.greciaroma.com/morte-di-cesare-mistero

LE DONNE NELL'ANTICA ROMA

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  Le donne nell'antica Roma erano divise in varie classi sociali, proprio come gli uomini. Una donna romana di nascita, figlia di genitori romani, era considerata cittadina romana. Sebbene non ricoprissero cariche politiche, a causa delle usanze romane, donne facoltose o nate in famiglie importanti potevano influenzare la politica, sia attraverso la sponsorizzazione dei loro candidati preferiti, come fece Fulvia quando usò la sua immensa fortuna per sponsorizzare agitatori politici, sia attraverso la propaganda, usando il prestigio della propria famiglia per ottenere voti per i loro candidati. Da un punto di vista religioso, avevano accesso a vari uffici e sacerdozi, come quello delle vestali, che avevano una grande influenza religiosa e politica. Godevano di più diritti e libertà rispetto alle altre donne del mondo antico. Continua su https://www.greciaroma.com/donne-roma

ERMES , IL DIO DEI LADRI

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Mercurio, o Hermes, antica divinità dei Greci e dei Romani. Secondo la leggenda greca, era figlio di Giove e Maia, figlia di Atlante. Nacque in una grotta del monte Cillene, in Arcadia, donde il suo epiteto cilleno. Poco dopo la sua nascita, scappando dalla sua culla, si recò a Pieria e rubò alcuni dei buoi di Apollo, che condusse a Pilo, dove ne uccise due per un banchetto e un sacrificio, e nascose il resto. Ritornato a Cillene, trovò una tartaruga all'ingresso della sua caverna, del cui guscio e di alcuni intestini di bue costruì la prima lira. Apollo, sapendo chi aveva rubato il suo bestiame, andò a Cillene per chiedere la restituzione; e quando Mercurio negò il furto lo condusse davanti a Giove, che lo obbligò a confessare. Ma quando Apollo sentì Mercurio esibirsi sulla lira, ne fu così felice che permise al giovane musicista di trattenere il bestiame e gli presentò il suo caduceo d'oro, o bastone pastorale continua su https://www.greciaroma.com/hermes

GLI IMPERATORI DA CASERMA

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  A Commodo seguì Pertinace, il prefetto della città, un vecchio ed esperto senatore. Il suo regno, durato tre mesi, aveva buone intenzioni, ma non essendo sostenuto dall'esercito non ebbe alcun effetto. I suoi tentativi di riforma furono fermati dal suo assassinio. I Pretoriani offrirono ora la corona al miglior offerente, che risultò essere Didio Giuliano, un ricco senatore. Egli pagò una cifra astronomica a ciascun soldato della Guardia, che erano in numero di dodicimila. Dopo aver goduto del costoso onore per due mesi, fu deposto e giustiziato. continua su https://www.greciaroma.com/imperatori-caserma

TEMISTOCLE

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  Temistocle, membro della nuova generazione di politici sale alla ribalta della democrazia ateniese, insieme al suo grande rivale Aristide. Aveva Combattuto a Maratona durante la prima guerra persiana, essendo uno dei dieci strateghi ateniesi menzionati da Erodoto. Come grande politico, Temistocle era vicino al popolo e godeva dell'appoggio delle classi inferiori ateniesi, che, in generale, lo contrapponevano alla nobiltà. Eletto arconte nel 493 a.C prese una serie di misure per aumentare la potenza navale di Atene, cosa che sarebbe diventata fondamentale per tutta la sua carriera politica. Continua su https://www.greciaroma.com/temistocle